La Marcia Dei Re by Morgan Rice

autore:Morgan Rice [Rice, Morgan]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Morgan Rice
pubblicato: 2014-03-15T04:00:00+00:00

CAPITOLO UNDICI

Gareth stava alla finestra aperta della sua stanza e guardava l’alba che sorgeva sul suo regno. Il suo regno. Il solo pensiero di quelle parole o faceva sentire bene. A partire da quel giorno sarebbe stato Re. Non suo padre, ma lui. Gareth MacGil. L’ottavo dei MacGil. La corona sarebbe stata calata sulla sua testa.

Ora iniziava una nuova era. Una nuova dinastia. Il suo volto sarebbe stato impresso sulle monete, una sua statua sarebbe stata eretta fuori dal castello. Nel giro di pochi giorni il nome di suo padre sarebbe stato solo un ricordo, qualcosa che riguardava solo i libri di storia. Ora il sole sarebbe sorto su di lui, avrebbe brillato per lui. Era il giorno che aveva atteso per tutta la vita.

In effetti Gareth era rimasto sveglio tutta la notte, incapace di dormire, girandosi e rigirandosi, camminando avanti e indietro per la stanza, sudando e rabbrividendo. I pochi istanti di sonno erano stati animati da sogni brevi e agitati, aveva visto il volto di suo padre che lo fissava con espressione di rimprovero, proprio come aveva sempre fatto in vita. Ma ora suo padre non poteva più toccarlo. Ora il controllo era suo. Aveva aperto gli occhi dal sonno e aveva cacciato l’immagine di quel volto. Lui si trovava nella terra dei vivi, suo padre no. Lui e solo lui.

Gareth stentava a capacitarsi di tutti i cambiamenti avvenuti attorno a sé. Mentre osservava il cielo che si scaldava, sapeva che nel giro di poche ore avrebbe indossato la corona e i paramenti reali e avrebbe impugnato lo scettro. Tutti i consiglieri del Re, tutti i generali e tutta la gente del suo regno avrebbero reso conto a lui. Avrebbe controllato l’esercito, la Legione, il tesoro. In effetti non c’era nulla che non potesse controllare, e non c’era una singola persona che non rendesse conto a lui. Era il potere che aveva desiderato, bramato per tutta la vita. E ora ce l’aveva in pugno. Non era in mano a sua sorella né tantomeno ad alcuno dei suoi fratelli. Era riuscito a far sì che accadesse. Forse prematuramente. Ma imaginava che ad ogni modo sarebbe comunque stato suo un giorno. Perché avrebbe dovuto aspettare tutta la vita, sprecare il meglio dei suoi anni nell’attesa? Era giusto che fosse Re nel pieno delle sue forze, non da vecchio. Era solo riuscito a far sì che accadesse un po’ prima.

Era ciò che suo padre meritava. Per tutta la vita l’aveva criticato, aveva rifiutato di accettarlo per quello che era. Ora Gareth aveva costretto suo padre ad accettare lui, da oltre la tomba, che gli piacesse o no. Lo stava costringendo a guardare in basso e a vedere il suo figlio meno amato al comando, proprio quel figlio che non avrebbe mai voluto come tale. Questa era la sua punizione per averlo privato dell’amore, per non avergliene dato neanche un accenno. Ora a Gareth il suo amore non serviva più. Ora aveva tutto il regno che lo amava e lo adorava. E ne avrebbe spremuto fuori ogni goccia.

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